Sherlock Holmes e la dodicesima notte (Sherlockiana) by Enrico Solito

Sherlock Holmes e la dodicesima notte (Sherlockiana) by Enrico Solito

autore:Enrico Solito [Solito, Enrico]
La lingua: ita
Format: azw3, mobi
pubblicato: 2014-06-23T22:00:00+00:00


Capitolo 6

La serata fu una di quelle che è difficile dimenticare. Mary, nella veste della padrona di casa fu inappuntabile e cordiale, e riuscì non solo a far sentire il mio amico Holmes come a casa sua, cosa piuttosto facile vista la sua dimestichezza, ma anche ad aiutare Bianca Ferri a superare il suo imbarazzo. Riuscimmo a conversare di molti argomenti senza che la giovane italiana si trovasse in difficoltà. Il meglio della serata si ebbe quando Mary scoprì che la giovane era una buona pianista e aveva addirittura eseguito dei concerti di beneficenza in Italia. Insistemmo a lungo e alla fine i nostri due ospiti si produssero in un piccolo concerto, il primo movimento della “Sonata a Kreutzer” di Beethoven, con risultati a nostro parere entusiasmanti. Holmes e la Ferri si inchinarono lievemente, ancora un poco affannati dalla difficoltà della musica, ai nostri applausi.

– Congratulazioni vivissime – feci stringendo a entrambi le mani. – Di lei, Holmes, sapevo bene che è un violinista provetto, ma la sua tecnica pianistica, cara Bianca, è all’altezza del suo inappuntabile inglese. Se vi è giustizia mia cara, sono certo che lei sarà la regina del fagiolo stasera.

Risi all’espressione stupita della mia ospite.

– Mi perdoni, lei non può sapere. Vede, questa è una serata particolare in Inghilterra: domani è il 6 gennaio e nel giorno della vigilia vi sono riti e usanze che affondano la loro origine nei millenni scorsi. Tra le più comuni vi è quella di passare la serata in famiglia o tra amici a festeggiare. Ci sarà una gran quantità di ubriachi in giro questa notte! E poi c’è la tradizione del Re e della Regina: nel dolce di stasera sono stati nascosti due fagioli. L’uomo e la donna che li troveranno nella loro fetta di torta saranno il Re e la Regina del fagiolo e potranno comandare sui convitati per tutta la notte. In altre zone si usa un pisello, oppure una moneta.

– Che strano… E come mai la chiamate la dodicesima notte?

– Perché è la notte cui segue il Dodicesimo Giorno dopo Natale: l’epifania costituisce la fine del ciclo natalizio. Naturalmente, e senza voler offendere nessuno, si tratta di vecchi riti pagani che sono stati ammantati dal cristianesimo. Il venticinque dicembre rappresentava, in antico, le feste per il Solstizio d’Inverno, che duravano due settimane. Fu molti secoli dopo Cristo che la Chiesa indicò questa data come quella della Natività. Fece cioè qualcosa di molto simile a quello che gli architetti compivano edificando chiese cristiane sulle rovine dei templi pagani.

– Oh certo, anche da noi è così. La notte del 5 gennaio i bambini ricevono regali da una vecchia strega, la befana, che secondo la leggenda non riuscì a portare i suoi doni al Bambino. Ma cos’ha signor Holmes? Si sente bene?

Il mio amico era impietrito, pallidissimo e con gli occhi sgranati: osservava alternativamente la signorina Ferri e me con aria stralunata.

– Vecchie cose ammantate da un nuovo significato… ma certo!

– Sì, Holmes, ma credevo lo sapesse.

– Lei mi deve perdonare, Watson, e anche lei Mary… e anche lei Miss Ferri.



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